(…) La produzione più interessante del festival, perché indirizzata ai giovani e alla loro formazione stilistica, è parsa Armide di Lully messa in scena nel patio del cortile della Facoltà di Teologia, frutto di un impegnativo e interessante progetto che ha visto direttamente coinvolte personalità che a Parigi, al Centro di musica barocca di Versailles, operano per mantenere filologicamente salda la tradizione esecutiva della tragédie lyrique e per diffonderla ai massimi livelli. (…) Deda Cristina Colonna, coreografa e attrice prima ancora che regista di consolidata esperienza nel teatro musicale barocco, monta in uno spazio en plein air suggestivo, anche se non facile da utilizzare, uno spettacolo di rara bellezza e intelligenza. Fa bene a non concepire la tragédie lyrique con pomposo distacco, ma entra nell’anima del libretto e lo fa vivere con leggiadra eleganza coreografica, abbattendo ogni distanza fra danza e recitazione, cercando nel gesto di cantanti e ballerini una mirabile comunione di significati. Bellissimi i colorati costumi di fattura barocca, così come le luci artistiche e le proiezioni (magistralmente realizzate da Francesco Vitali) che ambientano le diverse scene dell’opera rendendo agile il fluire della narrazione. Alcuni manichini riccamente vestiti e sparsi sulla scena (a fine opera restano nudi sul palco quando crolla la reggia di Armida, lasciandola sola dinanzi al suo deserto sentimentale), insieme alle danze dei bravissimi ballerini del Nordic Baroque Dancers, fungono da doppi dei personaggi, come fossero riflesso speculare del loro intimo sentire, in un sottile gioco di dinamica e plastica raffinatezza visiva, da vero intrattenimento di corte. Così si deve operare se si vuole donare autentico significato espressivo al teatro musicale del periodo del Grand Style francese, liberandolo da ogni inamidato rigore per renderlo leggero come il volo di una farfalla. (…)
Alessandro Mormile
L’Opera, settembre 2015
The Young Baroque Opera’ for 2015 was a wonderful, half-crazed production of Lully’s Armide performed at the Courtyard of the Theological University, with the singers frequently appearing in upper windows of the stately building, as a well as on stage, while the Nordic Baroque Dancers cavorted according to an insanely unruly and delightful choreography Deda Cristina Colonna, who also directed the production, and brilliant playing by the Baroque band Les Folies Françoises led by Patrick Cohën-Akenine, the whole imaginative production shared with festivals in Potsdam and Versailles. (…) Laurence Vittes
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