(Testo tradotto dal Tedesco)
(…)La messa in scena della regista e coreografa Deda Cristina Colonna non propone una musealità priva di vita, ma contemporanea, che si esprime con forza e commuove. Il risultato le ha dato ragione. (…)
La Colonna ha ispirato la sua coreografia a modelli storici nel 1700, in coreografia scritta. Eppure segue esattamente la musica, in modo che le strutture solo-strofe e coro-ritornello di alcune arie danzate si ritrova esattamente nei movimenti e nelle formazioni dei danzatori. Richard Wagner non ha messo per primo le ‘gesta visibili della musica’ al centro dell’Opera. (…)
Jan Brachmann
Frankfurter Allgemeine Zeitung, 21.06.2016
 
(Testo tradotto dal Tedesco)
(…) Deda Cristina Colonna, lei stessa coreografa, ha messo in scena l’opera come una serata di danza: demoni, cavalieri, figure infernali un poco ingenue sono affidate alle allegorie dei Nordic Baroque Dancers ed in questo modo prestano alla trama magica una dignità drammaturgica. Il palcoscenico è vuoto, fatta eccezione per i manichini, che sono a volte servitori in livrea, a volte schermo di proiezione per le passioni di Armide, ma è pieno soprattutto dell’opulenza dei costumi inviati da Versailles. La Colonna tuttavia non si basa su questo, ma esplora ogni personaggio con una regia barocca molto differenziata.(…)
Christian Schmidt
www.tagesspiegel.de/kultur 20.06.2016
(Testo tradotto dal Francese)
(…)Ma soprattutto è da lodare il notevole lavoro di Deda Cristina Colonna. Che grande idea di aver affidato ad una coreografa barocca la regia di Armida! La compagnia Nordic Baroque Dancers, assolutamente magnifica, non è soltanto un elemento accessorio o ornamentale, ma partecipa pienamente all’efficacia retorica della tragedia. La drammatizzazione della coreografia permette di unificare gli elementi eterogenei dell’opera, il che ci rammenta che essa è nata dalla danza. I costumi di grande raffinatezza, le luci e le installazioni video di Francesco Vitali mostrano un uso ingegnoso dei mezzi limitati di questa produzione (i manichini vestiti di ricchi broccati, sia comparse che elementi della scenografia o la proiezione prima di un giardino-labirinto, poi dell’Orangerie stessa che crolla, distrutta dai demoni quando Armide fugge su un carro volante). Alla fine, una splendida serata (…)
Jean-François Lattarico
http://www.classiquenews.com/compte-rendu-festivals-festival-bonjour-frankreich-potsdam-les-16-17-18-juin-2016/
(testo tradotto dal Tedesco)
Un evento fortunato per la produzione è stato l’ingaggio della regista e coreografa Deda Cristina Colonna, che ha usato con profitto la sua esperienza di ex ballerina barocca. Si basa su originali storici, sono incantesimi indescrivibili – che si tratti di danze di allegria esuberante, o di galanteria, scene bucoliche o di furiose entrate di demoni degli inferi. Ed è leggero, elegante e anche veloce, quando i ballerini marciano marziali al ritmo della musica. Fascino particolare ha la Passacaglia nell’ultimo atto, con il suo caratteristico vocabolario coreografico.
Bernd Hoppe
http://operalounge.de/features/musikszene-festivals/bonjour-frankreich
 
(Testo tradotto dal Tedesco)
(…) Ma cosa sarebbe un’opera barocca francese senza balletto? Un uovo senza il tuorlo. Ci pensano gli svedesi Nordic Baroque Dancers, specializzati nelle delicatezze danza barocca: combinazioni rapide e raffinate di passi, piccoli salti e cadute, danze di guerra martellanti, pantomime, pieno utilizzo del corpo. Molto impressionante – proprio come la regia fantasiosa (Regista e Coreografa: Deda Cristina Colonna), il canto e la musica variopinti ed estremamente vibranti. Le due repliche rimanenti (21-22 giugno, alle 20) sono da non perdere. (…)
Peter Buske
http://www.pnn.de/potsdam-kultur/1087873/
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