Nel 1609 Galileo Galilei ebbe notizia del nuovo "canocchiale" fabbricato in Olanda; perfezionatolo con le ottime lenti dell'industria veneta, lo trasformò in un nuovo e sorprendente strumento ottico. Lo rivolse al cielo ed in pochi giorni scoprì le asperità della superficie lunare, le miriadi di stelle formanti la Via Lattea, la natura delle nebulose. Nel gennaio del 1610 vide i primi quattro satelliti di Giove, che chiamò "Astri Medicei" e perché la notizia di tante scoperte fosse da tutti conosciuta, scrisse in tre giorni il "Sidereus Nuncius". Mentre le sue idee suscitavano polemiche violentissime, ottenuto il plauso dei maggiori astronomi del tempo, Galileo si recò a Roma per trar dalla sua i dotti Padri Gesuiti del Collegio Romano. Quivi suscitò l'ammirazione generale ma anche i germi delle future disgrazie.