Singolare ed interessante balletto in sala De Banfield Il balletto ideato da Deda Cristina Colonna e Massimiliano Toni e liberamente ispirato a La Dispute di Pierre Carnet de Chamblain de Marivaux, con musiche di Georg Friedrich Händel, è andato in scena il 19 dicembre scorso nella Sala De Banfield-Tripcovich. Un po’ strana l’esecuzione, almeno all’inizio, ma poi si entra nel vivo dell’azione e si può capire come viene espressa la creazione della vita. Scena vuota, poca luce, sullo sfondo un palmeto, ad indicare che la Natura già esiste. Ad un tratto una figura si staglia in questo spazio: è il primo uomo. Sembra stordito dall’immensa vastità che lo circonda. Compare un’altra figura: la prima donna e poco dopo un’altra coppia di danzatori anima la scena. La vita comincia a svolgersi e a scorrere in un intrecciarsi di gesti, avvicinamenti, allontanamenti. Ai lati della scena si scorgono altre persone che paiono in attesa di qualcosa. Anche queste entrano in scena con un ritmo cadenzato reso ancor più energico dal battere di lunghe pertiche. Ma ciò che riempie il quadro è lo completa sono pareti di materiale riflettente che ampliano e dinamizzano le azioni dei ballerini, dando la sensazione che il mondo si arricchisca sempre più di nuove presenze. Momenti di stasi si alternano ad altri di esaltazione frenetica: è la vita umana che cambia continuamente, in uno scambio continuo di pace e gioia, di tensione e di pericolo. Il messaggio che passa è: è sempre la Vita che emerge e che trionfa. Bravissimi i ballerini solisti erano: Massimo Arbarello, Danilo Palmieri, Silvia Casadio e Alice Serra. Ad accompagnare i loro movimenti, in alcuni momenti giunge la voce del mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Orchestra del teatro Verdi diretta da Paolo Longo che in questa occasione è anche solista al cembalo. I costumi sono di Chiara Barichello, tuniche molto semplici per i personaggi secondari e costumi da ballerini tradizionali (in tinta verde per richiamare la Natura) per i protagonisti. Luci di Claudio Schmid. Peccato che allo spettacolo a cui ho assistito abbiano partecipato poche persone. La sala de Banfield era troppo vuota. Peccato davvero perché i teatri sono fatti per il pubblico e per un continuo arricchimento culturale. di Laura Segré http://www.GliAmiciDellaMusica.Net/        

TESTIMONIANZE DI GIOVANI SPETTATORI, CONDIVISE DA UN’INSEGNANTE:

Il giorno venerdì 6 febbraio siamo andati alla sala  Tripcovich a vedere lo spettacolo: “Tetraktys”.  C’erano quattro protagonisti che rappresentavano i primi uomini e le prime donne. Loro facevano delle danze ispirate all’amore, alla guerra, alla paura dei rumori che non conoscevano. Il momento più bello è stato quando hanno acceso le fiaccole.  Secondo me questo spettacolo è stato bellissimo perché era uno spettacolo molto vivace. Federico

Abbiamo assistito ad uno spettacolo in cui dei ragazzi, più grandi di noi, ballavano, battevano i tamburi ed i bastoni, facevano acrobazie, parlavano e persino facevano candele con il fuoco. Mi sono divertito molto e anche i miei amici di scuola, penso che quando sarò grande andrò spesso a teatro perché si imparano molte cose. Una volta ho sentito alla televisione che dicevano che il teatro è cultura e anch’io ci credo.  Erik

Il giorno 6 febbraio sono andata allo spettacolo Tetraktys.  Era uno spettacolo in cui c’erano quattro ballerini: due femmine litigavano per l’amore di due ballerini e due maschi erano gelosi di una delle due ballerine. Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando rappresentavano la guerra: gli attori battevano sulla parete di metallo con delle mazze per combattere. E mi è piaciuto anche quando il ballerino si è messo la maschera di elefante per spaventare tutti.  Martina D.

Questo spettacolo rappresentava la nascita dell’uomo; poi l’uomo scopriva com’erano gli altri uomini. Giovanna

Il momento più bello è stato quando hanno acceso le fiaccole. Mi è piaciuto molto e a casa ho fatto un disegno. Francesco

Lo spettacolo raccontava la nascita della società. Nella prima parte c’era una femmina che si guardava allo specchio e si chiedeva chi era quella nello specchio, poi è arrivato un maschio e si sono innamorati, è entrata un’altra femmina e la seconda disse che il maschio l’amava e che avrebbero fatto la guerra. Nella scena  successiva i due maschi litigano tra di loro. Nella scena finale una delle femmine muore ed il maschio si fidanza con l’altra femmina. Lo spettacolo mi piaceva e vorrei andare a rivederlo. Luca

Lo spettacolo parlava degli Dei, la scena da me preferita è stata quella in cui scoprono che è l’uomo l’unica bestia. Mi piacerebbe rivedere questo spettacolo perché a me piacciono le storie che parlano della storia dell’uomo e dei miti. Lorenzo L.

 

 
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