Questo spettacolo si basa sulla relazione tra parola, gesto e musica nella pratica scenica dell’opera barocca e mette in scena il processo con cui si realizza una regia, inserendo la pratica filologica storicamente informata nel contesto più generale del teatro contemporaneo. Un collage di brani strumentali, arie, duetti, danze e monologhi è messo in scena come momento teatrale che ritrae il rapporto tra i cantanti e la regista, lo scenografo, l’assistente, il direttore musicale, mentre si rappresentano i vizi e le virtù del “fare opera”.