Musica e danza ricreano Caravaggio
[…] Affilata e sensuale, la Colonna, in paneggi rosso fuoco, volteggia, plasma, declama. Suoni, passi e figure riverberano la triplice polisemia: una semplice progressione di arpeggi nella toccata X di Frescobaldi “diventa” lo sciacquio della mano di Narciso che carezza le acque fatali; un breve spunto di polifonia, l’intrico delle serpi di Medusa; un trillo di Trabaci, un braccio proteso in “Giudittta e Olofene”. […] La danzatrice indossa ali piumate, ora è l’Arcangelo dell’Annunciazione, ora Cupido in “Amore vincitore”. La luce la trafigge, l’ombra silenziosa la divora…
Gian Mario Benzing
Il Corriere della Sera 1 Novembre 2002
[…] Voluptas Dolendi – i gesti del Caravaggio: l’ultimo appuntamento dell’VIII ciclo dei Concerti della Fondazione Marco Fodella, interpreti l’arpista Mara Galassi e la ballerina e attrice Deda Cristina Colonna. Uno spettacolo ben congegnato che – quasi a voler ristabilire le coordinate di un’antica comunione tra le arti – ha miscelato la prosa, la scena, gli abiti, i profumi, le luci, la pantomima, la musica e gli acrobatici piccoli passi della danza storica per ripercorrere la vita e l’arte del grande pittore lombardo. Uno spettacolo parco di mezzi eppure molteplice nei risultati; raccolto e sussurrato eppure capace di rievocare le violente passioni del Caravaggio uomo e pittore. […] Il tutto su un flusso continuo di grande musica – quella di Francesco da Milano, Laurencinus Romanus, Claudio Monteverdi, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Maria Trabaci – coordinata alle immagini e trasformata nella voce dell’anima dei personaggi evocati. Un sussultorio fluire capace di potenziare e definire il loro e il nostro sentire, di creare dei veri apici emotivi. Alla fine, la sensazione è che l’atto unico ci abbia consentito l’accesso alla stessa concezione di retorica – gestuale e musicale – dell’età barocca, facendocela quasi toccare con mano.
Massimo Rolando Zegna
Amadeus, febbraio 2003